er l’ennesima volta, la 2012 non è stata un’annata facile, anzi tutt’altro, ma alla fine si è collocata su un livello di eccellenza, sebbene la quantità di uve sia stata contenuta per via della gelata primaverile. I primi champagne del 2012 che hanno debuttato sul mercato avevano un po’ spiazzato, denotando disparità qualitative, ma si trattava in parte di una difficoltà di interpretazione (perché, al contrario, chi l’ha letta per bene la 2012 ha fatto degli champagne straordinari), e in parte, anzi soprattutto, di mancanza di tempo. Da Bollinger, dove non hanno affatto fretta e il savoir-faire è di prim’ordine, l’annata 2012 ha avuto il tempo di rivelare il suo valore, quindi La Grande Année 2012 è senza dubbio tra i migliori champagne in assoluto dell’annata. Sebbene alcuni ‘colossi’ debbano ancora uscire, certo, però sono convinto che il Bollinger saprà farsi valere. Sarà una bella battaglia, della quale cercherò di raccontarvi come una sorta di ‘inviato di guerra’….
controetichetta
Piuttosto essenziale la controetichetta, come d’abitudine, ma la data di dégorgement non manca mai.
Comunque, l’eccellenza de La Grande Année 2012 è sottolineata già dalle uve che le hanno dato vita: con una classificazione media del 99,27% nella Echelle des Crus rappresentano un vero record! Solitamente, La Grande Année è una composizione di 13-20 Cru a seconda della vendemmia, ma con la 2012 siamo a 21 e quelle pochissime Premier Cru in assemblaggio sono di Cuis (Chardonnay) e Tauxières (Pinot), mentre il grosso (ben il 40%) è targato Aÿ e Verzenay. La fermentazione, come detto, avviene esclusivamente in legno, la malolattica è svolta, dopo l’assemblaggio lo champagne matura a lungo sui lieviti (6 anni abbondanti in questo caso), è poi remuato e degorgiato a mano, infine dosato da brut, 8 g/l per questo 2012. Da ricordare che ogni champagne Bollinger riposa inderogabilmente almeno 6 mesi dopo l’aggiunta della liqueur.
La Grande Année 2012
Bollinger La Grande Année 201265% Pinot Noir, 35% Chardonnay
dég. ago. 2019 – Come al solito, quando ci si approccia a uno champagne del 2012 che segue il gemello del 2008, la degustazione non è facile. Il valore assoluto, l’esposizione mediatica, la potenza dei vini del 2008 hanno colpito a tal punto da condizionare, portando, anche involontariamente, a un confronto tra le due annate. Ebbene, cercate di non farlo il temibile paragone, sebbene non sia facile. Io c’ho provato, ho dimenticato La Grande Année 2008 e mi sono immerso nel calice della 2012, trovando innanzitutto un Bollinger. Un grande Bollinger. Al naso dà una nettissima sensazione di ricchezza ed eleganza allo stesso tempo, anzi soprattutto di eleganza, ed è per questo che può dare la sensazione di essere meno concentrato del solito. Ed è anche molto fresco e agrumato (in scorza, uno dei tratti stilistici di Bollinger), nonché armonico, perché c’è l’annata al fianco della personalità Bollinger, c’è la densità ma mai la pesantezza. Se vogliamo dirla tutta, però, in questo momento si avverte il legno un po’ più del solito, il che limita il dettaglio dell’espressione olfattiva. Anzi, personalmente non ricordavo un Bollinger così legnoso al debutto. Un po’ confuso passo all’assaggio e… rivelazione! Bollicina magnifica e gustativa cremosa, di grandissima eleganza, setosa, intensa. Non è fatta di stadi ben distinti (attacco, centro bocca, finale) uno dietro l’altro in progressione, ma è ben fusa, armonica come detto. Ed è ancora più netta quella sensazione di densità-non-concentrata, tanto che si può quasi parlare di delicatezza. La definizione di “complexité fondue” del comitato di degustazione della maison appare a mio avviso centratissima, mentre agli amanti dei dettagli posso aggiungere che tornano gli agrumi, ci sono note di frutta secca e di cereali, la mineralità che accompagna tutta la gustativa, il frutto perfettamente maturo, la sapidità che si fa sempre più intensa e, infine, la chiusura ancora minerale e molto asciutta. Il tutto si traduce in una piacevolezza travolgente che proprio non ti aspettavi dopo il naso. E che eleganza! Merita l’applauso…
Voto: 97-98/100
Doppio punteggio? Lupetti (il critico) è per il 97/100, Alberto (l’appassionato) è per il 98/100. Mi spiego: il naso avrebbe dovuto farmi abbassare il punteggio di un punto, ma l’incredibile piacevolezza di beva ha rimesso le cose a posto e portato questa La Grande Année 2012 molto, molto in alto. Ecco, a questo punto posso dirlo: con il tempo la 2008 passerà in vantaggio, ma oggi trovo che la 2012 abbia una piacevolezza superiore, quasi di stampo gourmand, accompagnata da un’eleganza straordinaria. Mi sbilancio: La Grande Année 2012 è tra i vini in assoluto più eleganti mai fatti da Bollinger!
Prezzo:
0,00 IVA 22% incl.
tipo: | spumante |
cantina: | BOLLINGER |
vitigno: | pinot nero, chardonnay |
annata: | 2015 |
capacità: | 1.5 LT |
nazione: | Francia |
regione: | Grand Est |
provincia: | Marna |
luogo: | Ay |
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