" doron " vino dolce da uve stramature marzemino

ugenio Rosi è un vigneron trentino che produce vini con cura e passione. La sua cantina si trova a Calliano, in Vallagarina, il tratto del corso dell’Adige, che da sud di Trento, scende verso la pianura. Si tratta di una valle d’antica origine glaciale, caratterizzata dalla presenza di rocce calcaree e da depositi morenici e fluviali, che rendono i suoli particolarmente adatti alla viticoltura.

La sua filosofia di viticoltore artigiano, lo ha portato ad avvicinarsi con amore alla terra. Ha cominciato l’attività coltivando i vigneti di famiglia e prendendo in affitto delle parcelle di terra non vitate, in cui vedeva del potenziale.

Eugenio studia enologia all’Istituto di S. Michele all’Adige e poi fa l’enologo per 11 vendemmie in Cantina sociale. Col passare degli anni Eugenio assieme a sua moglie Tamara trova la situazione ideale, in un palazzo di fine 1400 costruito in calce, dove vengono affinati i vini rigorosamente in botti di legno. Con la vendemmia 1997 esce il suo primo vino, Esegesi ottenuto da uve di Cabernet Sauvignon e Merlot. I suoi vigneti si trovano in diverse zone e a diverse altitudini; quello dello Chardonnay si trova ad un altitudine di 750 mt s.l,m., il Marzemino è a fondo valle, e infine, in un giardino di una villa di Rovereto troviamo un piccolo vigneto di Cabernet Franc.

“Doron” di Eugenio Rosi è un vino rosso dolce prodotto nella Vallagarina, un’area collinare del Trentino. Realizzato con uve Marzemino appassite sui graticci, il vino viene fermentato spontaneamente con lieviti indigeni e affinato in botti di rovere e ciliegio. Il “Doron” si presenta con un colore rosso rubino scuro e un bouquet che richiama aromi di mora selvatica, ribes nero, ciliegia matura, cioccolato, tabacco e spezie. Al palato è morbido, suadente e avvolgente, con un equilibrio tra dolcezza e freschezza, perfetto per accompagnare dolci al cioccolato fondente o frutti di bosco.

Eugenio in vigna usa solo trattamenti naturali con pochissimo uso di zolfo e rame, raccoglie le uve il più tardi possibile e in cantina le lascia ulteriormente maturare su appositi graticci per infondere al futuro vino una vellutata pienezza. Gli affinamenti avvengono solo in grandi fusti di rovere di slavonia e in botti di ciliegio.