ndrea Franchetti è stato uno dei primi produttori ad arrivare sull’Etna nel 2000. Qui, sul versante nord, ha trovato antichi vigneti semiabbandonati, tutti ta i 70 e i 100 anni di età, allevati ad alberello, e ha potuto scegliersi una buona selezione di vecchi vigneti sparsi sulle pendici della montagna a diverse quote di altezza comprese tra i 550m e i 1000m s.l.m. Le uve di Nerello Mascalese usate per il Passorosso provengono dalle Contrade di Malpasso, Guardiola, Santo Spirito, Favazza e Arcuria. In generale le Contrade più alte giacciono su terreni più ghiaiosi a grana più grossa, mentre quelle più basse su terreni più fini e profondi composti da colate laviche più antiche, ormai ossidate e ridotte a polvere di lava.
Il Passorosso, che fino a poco tempo fa si chiamava Passopisciaro, è composto da un assemblaggio di uve di Nerello Mascalese provenienti da diversi vigneti situati a quote diverse. Questo vino concentra le caratteristiche di diversi terroir in un unica bottiglia per offrire un idea globale di un territorio. Il vino viene affinato in grandi botti di rovere per 18 mesi e poi imbottigliato senza essere filtrato. Ne risulta un vino luminoso, croccante e minerale, dalle note di agrumi e frutti rossi, che con l’età tende a perdere colore e arricchirsi di aromi di canfora, sandalo e spezie. La prima annata è stata prodotta nel 2001. Con l’annata 2014 Passorosso diventa Etna Rosso DOC.
L'ANNATA
Un assemblaggio di uve antiche di Nerello Mascalese provenienti da diversi vigneti situati a quote diverse sul versante nord dell’Etna. In generale le Contrade più alte giacciono su terreni più ghiaiosi a grana più grossa, mentre
quelle più basse su terreni più fini e profondi composti da colate laviche più antiche, ormai ossidate e ridotte a polvere di lava. Questo vino concentra le caratteristiche di diversi terroir in un’unica bottiglia per offrire un’idea globale di un territorio.
Un’annata tardiva sull’Etna, caratterizzata da una primavera decisamente fredda nei mesi di aprile e maggio, con una timida gelata nei giorni tra il 6 e il 7 maggio. Il freddo, senza tregua, è continuato fino alla fine di maggio, causando un ritardo significativo nella fioritura che si è protratta fino a metà giugno.
Da inizio giugno abbiamo registrato finalmente un graduale e costante incremento delle temperature così da favorire la fioritura e la successiva allegagione, più spargola quest’anno.
Alla fine di giugno abbiamo avuto temperature elevate, con picchi vicini ai 40 gradi, che si sono protratte fino alla fine di settembre favorendo un recupero del ritardo accumulato in precedenza, che ha permesso di effettuare il diradamento dei grappoli già intorno al 10 agosto.
Entrando nel mese di ottobre, grazie ad una maggiore escursione termica in concomitanza con l’avvio del primo quarto di luna crescente, abbiamo ottenuto un salto nella maturità fenolica delle uve. Prevediamo di ottenere dei vini non eccessivamente alcolici, di giusto equilibrio e con un frutto sinuosamente fresco e verticale, caratteristiche dovute anche ad una perfetta fasatura tra maturità tecnologica e fenolica. Un’annata di ottima qualità perché le piogge ci
hanno risparmiato abbastanza le odiose loro interferenze.
Price:
0,00 IVA 22% incl.
guy: | vino rosso |
cellar: | PALMENTO COSTANZO |
vine: | nerello mascalese cappuccio |
year: | 2019 |
capacity: | 0.75 LT |
nation: | Italia |
region: | Sicilia |
province: | Catania |
place: | Passopisciaro |
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